Quad II 1 - ARG-audio sito

ARG-audio
di Argenti Giovanni Milano
Vai ai contenuti
Quad  II          Revisione - Riparazione
Dati Tecnici :

Potenza in uscita: 15 watt su 8Ω (mono)
Risposta in frequenza: da 20Hz a 20kHz
Distorsione armonica totale: 0,25%
Sensibilità di ingresso: 1,4 V
Rapporto segnale/rumore: 80 dB
Impedenza di carico dell'altoparlante: da 7Ω a 15Ω
Complemento valvole: 2 x EF86, 2 x KT66, 1 x GZ32
Dimensioni: 33 x 12 x 16,5 cm
Peso: 8,5 Kgr
Il Quad II è un amplificatore di potenza britannico di grande notorietà, con una reputazione leggendaria e un design valvolare che è diventato un'icona nel settore. Fu introdotto per la prima volta nel 1953 e successivamente, nel 1959, venne aggiunto un preamplificatore dedicato chiamato QC 22, proprio quando iniziarono ad essere disponibili le registrazioni stereo a microsolco.  La sua produzione durò fino al 1967, quando la Acoustical Manufacturing Company lo sostituì con il 33/303 a stato solido, una decisione che all'epoca generò discussioni e che continua a creare divisioni ancora oggi. Alla fine, il Quad II gradualmente perse rilevanza fino a scomparire completamente nel 1970 .
Il Quad II era progettato per essere alloggiato all'interno di un mobile insieme al preamplificatore, sintonizzatore e giradischi, nonostante la sua estetica tradizionale. Era completamente rifinito senza elementi estecici, nemmeno nella parte inferiore: era nudo e crudo. Il Quad II era pensato per lavorare in combinazione con il QC 22, ricevendo alimentazione e segnale da quest'ultimo tramite cavi dedicati. I diversi canali erano codificati con colori (blu per il canale sinistro, giallo per il canale destro o mono). Sorprendentemente, l'opzione mono non sommava i segnali stereo, ma inviava invece il segnale del canale destro a entrambi i canali.
L'impedenza di uscita dell'amplificatore era inizialmente impostata a 15 ohm per gli altoparlanti elettrostatici Quad ESL-57, per i quali era stato progettato, ma poteva essere regolata utilizzando un diverso connettore sul trasformatore di uscita. L'amplificatore era dotato di normali terminali per altoparlanti da 4 mm, tuttavia è importante notare che la spina Jones a 6 vie poteva essere inserita capovolta, causando danni significativi. Poiché non erano presenti filtri a bassa o alta frequenza, l'utilizzo di questo piccolo amplificatore di potenza con preamplificatori moderni non era così semplice come molti potevano pensare. Pertanto, le apparecchiature con offset DC o rumore HF potevano causare problemi. La potenza modesta del Quad II - 15 W  richiedeva un abbinamento attento con altoparlanti delicati.
Quasi ogni esemplare di Quad II avrà subito una certa manutenzione e, sfortunatamente, molti dei precedenti proprietari hanno apportato "modifiche" all'apparecchio. I trasformatori di rete, che rappresentavano un punto debole nella progettazione, potrebbero essere stati sostituiti, così come i componenti passivi , vedi condensatori  e resistenze. Le valvole KT66 erano facili da sostituire e le GZ32 venivano spesso sostituite con le più comuni GZ34, una modifica approvata da Quad. Tuttavia, la ricerca dell'originalità è preferibile e gli esemplari più preziosi sono quelli che non sono stati manomessi. Sebbene la maggior parte dei Quad II sia stata costruita per altoparlanti hi-fi a bassa impedenza, alcuni esemplari sono stati realizzati per l'utilizzo in sistemi PA a 100 V, il che significa che il trasformatore di uscita non era adatto alle applicazioni hi-fi. In questi casi, i terminali per gli altoparlanti erano generalmente di colore rosso (anziché rosso e nero). Il grado di originalità influisce sul valore dell'amplificatore.
Sebbene tutto ciò possa sembrare scoraggiante, un'esperienza d'ascolto con il Quad II ti convincerà che ne vale la pena. Offre un suono morbido, romantico e una fluidità unica. Ci sono pochi amplificatori valvolari che possono eguagliarlo nelle sue aree di eccellenza: rende meccanici e tesi persino i migliori tra gli altri amplificatori. L'unico lato negativo dell'amplificatore è rappresentato dalla sua potenza "limitata" , il che richiede l'uso di diffusori efficienti (preferibilmente non inferiori a 90 dB/1 W/1 m) e sconsiglierei l'ascolto a volumi estremi con generi come l'heavy metal ... Tuttavia, ciò che rende il Quad II davvero speciale è la sua qualità sonora setosa e dolce, che non ha paragoni. Esprime al meglio con il jazz o con la classica, ma devo confessare che personalmente ho apprezzato la sua resa con qualsiasi tipo di musica. Forse è proprio l'amplificatore stesso che riesce a valorizzare ogni genere musicale ed è  grazie al suo carattere unico che sa fare apprezzare praticamente tutto.
Come previsto, nel corso degli anni, entrambi questi amplificatori hanno suscitato l'interesse di persone non qualificate nel campo dell' elettronica, il che ha portato a una serie di interventi poco professionali. Questi interventi hanno incluso sostituzioni casuali di componenti, saldature imprecise e un posizionamento inappropriato dei componenti , compromettendo così il corretto funzionamento degli amplificatori. Inoltre, è stato notato l'uso di connettori RCA cinesi dorati, che, come si può immaginare, non sono "il massimo" per questi amplificatori.
In sostanza, abbiamo riscontrato una serie di errori che avrebbero dovuto essere evitati quando si lavora su amplificatori vintage di alta qualità come questi. È importante affidarsi a professionisti qualificati e competenti per garantire interventi corretti e preservare le caratteristiche originali e le prestazioni di questi amplificatori.

Nell'immagine fornita è evidente una serie di errori ( orrori ) e problemi che hanno causato un malfunzionamento generale dell'apparecchio. In particolare, si può notare l'inserimento errato del condensatore di catodo con inversione di fase, il che ha portato alla sua rottura ed ad un evidente sbilanciamento del circuito, senza contare che anche reistenza di catodo era stata sostituita... Questa situazione può essere definita una vera tragedia. Inoltre, le saldature presenti non possono nemmeno essere considerate come tali, in quanto hanno determinato la distruzione dei due amplificatori.
Dopo aver condotto una valutazione strumentale dei condensatori "scatolati" da 16 µF presenti nell'alimentazione e averli trovati in buone condizioni di funzionamento, ho deciso di sostituire i condensatori militari russi montati casualmente con componenti più adatti alle mie preferenze personali per questo amplificatore. Inizialmente, mi sono concentrato sulla correzione delle connessioni e dei cablaggi approssimativi presenti. Successivamente, ho proceduto con la sostituzione del condensatore C1, collocato tra i due pentodi in ingresso, con un MKP AudyCap Qs4. Per quanto riguarda i due condensatori di accoppiamento, che rivestono un ruolo di maggiore importanza e criticità, ho optato per due Mundorf ZN Tin Foil, che considero praticamente imbattibili per questa specifica applicazione. Questi condensatori offrono una riproduzione molto completa e cristallina, garantendo al contempo un tono caldo e piacevole, senza risultare eccessivo, il che rende l'esperienza di ascolto estremamente soddisfacente e direi "in linea" con il carattere originale dell'amplificatore .

Era necessario intervenire sulla sezione RC catodica. Per tale scopo, ho scelto di utilizzare una resistenza Panasonic della serie ERG, all' ossido metallico, con un coefficiente di temperatura di ±200ppm/°C. Questa resistenza presenta una temperatura operativa massima di +200°C e una temperatura operativa minima di -55°C, ed ho provveduto a fare una selezione accurata per garantirne le prestazioni ottimali su entrambe le macchine. Per quanto riguarda il condensatore, ho optato per un Vishay 030/031 AS, che è un'eccellente scelta per questa applicazione. Si tratta di un condensatore assiale che si comporta in maniera superlativa nel ruolo assegnato.
Una volta completata l'accurata pulizia, sono stati effettuati diversi test strumentali per valutare le prestazioni degli amplificatori Quad II. Tra i test strumentali eseguiti rientrano:
  1. Misurazione della risposta in frequenza: È stata valutata la capacità dell'amplificatore di riprodurre fedelmente i segnali a diverse frequenze, assicurandosi che non ci siano alterazioni indesiderate nel range audio.
  2. Misurazione della distorsione armonica totale (THD): È stata analizzata la quantità di distorsione introdotta dall'amplificatore durante l'amplificazione del segnale. Un THD più basso indica una maggiore fedeltà nella riproduzione del segnale originale.
  3. Misurazione della risposta transientale: È stata valutata la capacità dell'amplificatore di rispondere rapidamente ai transitori, garantendo una riproduzione dinamica e dettagliata dei segnali musicali complessi.


Dopo i test strumentali, è stato eseguito un test di ascolto per valutare la qualità sonora degli amplificatori. Durante il test di ascolto, sono stati utilizzati brani musicali selezionati per valutare la risposta tonale, la dinamica, la separazione degli strumenti e la scena sonora generale.
I due amplificatori Quad II, grazie alla manutenzione effettuata e alle prestazioni delle valvole GEC, sono ora pronti per fornire ore e ore di ascolto senza rischi, garantendo la massima qualità sonora e un'esperienza di ascolto coinvolgente. Se dovessi usare un aggettivo per descriverli direi semplicemente : spettacolari !
Copyright © 2006 - 2023 ARG.audio  All Right reserved, name and brands are of respective owners. On line 20/09/2006
This is not a E-Commerce site
Privacy Policy
Torna ai contenuti