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di Argenti Giovanni Milano
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Il Principio di Tanti Guai



Il condensatore di accoppiamento BF
I condensatori di accoppiamento portano il segnale da uno stadio al successivo di un ricevitore, per esempio dal rivelatore al preamplificatore BF, o dal preamplificatore al finale. Si usano soprattutto in bassa frequenza, perché in alta o media frequenza si usano di norma i trasformatori. Un condensatore di accoppiamento deve permettere il passaggio del segnale (corrente alternata) tra due circuiti, mantenendoli isolati dal punto di vista della corrente continua.
Il disegno qua sopra illustra la situazione tipica che si incontra nell'accoppiamento tra preamplificatore e stadio finale di BF in una comune radio a valvole. Il condensatore C2, collegato tra la placca del triodo e la griglia del pentodo di potenza, svolge appunto tale compito.
Notiamo il valore della tensione ai capi del condensatore: circa 100V; osserviamo anche il valore della resistenza di griglia della valvola finale: circa 1 megaohm.
Nello schema indicato la resistenza Rg serve a mantenere a zero il potenziale di griglia, mentre la corrente anodica attraverso RK2 porta il catodo ad un potenziale positivo, in modo da fornire la giusta tensione di polarizzazione.
Cosa pensiamo che possa accadere se C2 va anche solo lievemente in dispersione?
Ecco ciò che capita: una piccola corrente comincia a scorrere attraverso Rg, e quindi la griglia della finale diventa leggermente positiva, abbastanza da variare il punto di lavoro della stessa valvola. Sappiamo che una piccola variazione della tensione di griglia causa una grossa variazione della corrente anodica. La valvola finale si trova a dissipare una potenza maggiore del normale, e di conseguenza si surriscalda. Anche l'alimentatore anodico (trasformatore, valvola raddrizzatrice ecc.) si trova costretto ad erogare una potenza maggiore del dovuto, e ne "soffre" di conseguenza. Questo fenomeno porta ad uno sfruttamento anormale delle valvole coinvolte, che si esauriscono rapidamente, e nei casi peggiori può causare surriscaldamento e guasti gravi al trasformatore d'alimentazione, al trasformatore d'uscita, al mobile stesso della radio, sottoposto ad un calore esagerato...
Questo disastro avviene praticamente senza particolari sintomi per l'utente, che può continuare ad ascoltare la radio senza notare nient'altro se non una piccola distorsione e forse un certo calo di potenza, dovuto alla variazione del punto di lavoro della valvola finale.
Tutto ciò a causa di una dispersione quasi insignificante da parte di un piccolo condensatore da 10.000 pF o simile, detto dai vecchi radiotecnici "il condensatore".
Cosa fare?
Il metodo migliore per controllare "il condensatore" è quello di staccarlo dal lato della griglia della finale (bassa tensione), accendere la radio e misurare la tensione sul terminale aperto. Se il condensatore è buono, non deve lasciar passare nulla della tensione anodica: quindi leggeremo 0V. Se invece misuriamo una tensione, anche di pochi volt, ciò significa che siamo in presenza di una corrente di fuga, e il condensatore andrà sostituito senza indugio.
Comunque, questo è un tipico caso in cui nel dubbio è meglio sostituire il vecchio condensatore, piuttosto che rischiare i danni che ho descritto.
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