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di Argenti Giovanni Milano
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Philips AG9006          Restauro
Dati Tecnici :

Casa produttrice: Philips
Modello : AG9006
Anno di produzione : 1955 circa
Valvole utilizzate:  2  EL81  Philips,5  EF86 Philips, 1  EZ80 Philips, 1  DM71
Principio di funzionamento:  amplificatore a 5 stadi in bassa frequenza
Potenza : 11 Watt circa
Tipo di telaio: tutto in acciaio
Peso netto: 7.2 kg
Annotazioni : OTL mono ,  stadio di uscita  Ciclotron
Per essere utilizzato serve un altoparlante da 800 ohm
 

Questo amplificatore Philips risalente al 1955 è stato recuperato a Marzaglia .
E’ un amplificatore OTL  ,cioè senza trasformatori di uscita e adotta la circuitazione denominata Ciclotron, è mono e utilizza due stupendi pentodi EL81 Philips miniwatt in configurazione push-pull come stadio finale .

Philips AG 9006 sopra
Philips AG 9006 potenziometri
Philips AG 9006 interno
Philips AG 9006 valvole finali
Prima di cominciare con i lavori di restauro ho tolto tutta la polvere presente all’ interno con dell’ aria compressa, successivamente ho smontato il frontale con i rinvii del potenziometro del volume e delle regolazioni “alti e bassi “  e l’ occhio magico DM70.
Con un pennello leggermente imbevuto di sapone diluito in una bacinella con dell’ acqua ,ho cominciato a pulire in modo approfondito andando di tanto in tanto a sciacquare il pennello.
Attenzione, il pennello va appena inumidito, perché in questo modo lo sporco finisce nel pennello, diversamente il liquido si infila ovunque e impasta tutto….
Come ultima fase ho ripetuto lo stesso procedimento sopra descritto, ma invece del sapone ho usato solo l’ acqua e con uno straccio e  l’aria compressa ho terminato le fasi di pulitura asciugando il tutto accuratamente ……
Non sempre questo processo è quello ottimale dato che la pulizia è un procedimento da valutare ogni volta in base al caso , ma in questa volta si è rivelato il migliore  e il risultato ne è testimone.

Anche la parte relativa ai vari componenti ha subito il trattamento di pulizia, ma in questo caso ho solo utilizzato dell’ aria compressa e un pennello a “secco”.

Superata questa  fase  ho controllato tutti i condensatori con un capacimetro e , strano ma vero, li ho trovati tutti in ordine.... anche i grossi elettrolitici posti accanto al TA e dietro i ponti diodi di uscita … ( comunque per sicurezza ho controllato anche con VA )

Stesso discorso per le resistenze che sono state tutte controllate, insieme a un controllo generale delle saldature.


Rimontate le valvole, testate in precedenza con il TV-7, ho controllato le tensioni su tutte le valvole per vedere se vi erano anomalie,ma fortunatamente non ho riscontrato problemi.

Comincia il vero rimontaggio di tutte le parti tolte per la pulizia e controllo dell’ elettronica.

Da subito si è resa necessaria la sabbiatura degli schermi dei potenziometri volume e toni, arrugginite con il tempo…
Nella figura qui a fianco  si notano i tre schermi gia sabbiati, pronti per essere riverniciati nello stesso colore dell’ amplificatore.

Riverniciati e fissati i tre schermi  Ho provveduto a rimontare il telaio che ospita gli alberini dei potenziometri e il leveraggio per gli indicatori toni sulla scala, realizzati tramite due fili in acciaio mossi dal classico  sistema a cordicelle molto in voga ai tempi di questo amplificatore.
Dopo aver centrato bene il tutto, ho fissato le boccole sui comandi dei potenziometri.

.... si è resa necessaria una piccola riparazione alle cordicelle in quanto con il tempo si sono “lasciate andare”  causando incertezze nel movimento e frequenti fuori uscite delle stesse dalle sedi di scorrimento.

Per ovviare a questo inconveniente e bastato rivedere le  molla di tiraggio cordicelle su entrambi i movimenti e su quello di destra ( vista frontale ) ho dovuto anche accorciare la cordicella in quanto troppo lunga.
E’ bastato sfilarla dalla puleggia in alluminio doppia posta sull alberino, slegare il nodo, accorciarla e rifare il nodo, rialloggiata nella puleggia e riportata in tensione tramite la molla precedentemente “rivitalizzata” ha ripreso subito il pieno della sua funzionalità .
Questa parte del lavoro e stata terminata dando una riverniciata di bianco a pennello alle due asticelle di indicazione della scala


Il frontale, sporco di 52 anni, ma con una verniciatura più che buona in origine, ha subito una lucidata mediante il classico Polisch mischiato con pasta abrasiva finissima, in percentuale 70/30
Tramite un batuffolo di cotone e sempre tramite un batuffolo di cotone , e stato tolto il polisch una volta asciutto.
ATTENZIONE, è un trattamento molto abrasivo, se la verniciatura non è più che buona e con un buon spessore ( in micron ) si rischia di creare aloni e di sverniciare la parte trattata. Quindi molta cautela.


In questo caso il frontale ha ripreso i fasti di un tempo.

Per la scala parlante e tutte le cromature,anch'esse opache e sporche, ho utilizzato un prodotto non propriamente nato per lo scopo,almeno per quello che riguarda la plastica, ovvero il “ Duraglit ” , un prodotto nato per la lucidatura i metalli, formato da un batuffolo impregnato di un olio , il quale, strofinandolo riesce a lucidare e quindi togliere i graffi dalla plastica della scala parlante ( ovviamente non dove c’è la serigrafia ), stesso discorsa per la serigrafia delle indicazioni potenziometri, realizzata su una striscia di plastica ancorata ai fori dei potenziometri

La serigrafia fortunatamente è molto resistente, fatta con una vernice davvero notevole ( non come le scale parlanti delle radio d’epoca ) e quindi è bastato prendere un batuffolo di cotone imbevuto d’acqua e passarlo leggermente,successivamente tramite uno straccetto ho asciugato il tutto.


Qui accanto si vedono i cappucci dell’ anodica completamente ossidati e sporchi, quindi si è reso necessario utilizzare un prodotto disossidante. Questo trattamento si è reso necessario anche per i porta fusibili.


Una volta ripuliti, sono stati risaldati ai fili che portano la tensione anodica e riposizionati sulle Valvole, due Pentodi EL81 Philips

WARNINGS!
Le alte tensioni presenti in questi amplificatori (300V a 600V) possono essere mortali! Non lavorate su questi amplificatori o a qualunque altra attrezzatura elettronica valvolare  se non avete una formazione tecnica adeguata e l'esperienza per evitare di incorrere a inutili rischi potenzialmente letali per Voi e per altri


Il cavo di alimentazione e il passacavo di gomma versavano in pessime condizioni e per quanto concerne il cavo  non era neanche  originale, quindi  la loro sostituzione si è resa necessaria.

Per il cavo è bastato prendere un cavo tribolare da 0,75mm con presa da 10A gia inclusa, intrecciare i cavi come da foto, farli passare e collegarli al suo interruttore.

In aggiunta ho anche attaccato il cavo di massa al telaio,non previsto in origine,ma ne hanno predisposto l’aggiunta in un secondo momento adottando un attacco a vite “classico” esternamente, tra gli ingressi RCA






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