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di Argenti Giovanni Milano
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La Taratura del TV-7
Premessa

Il riferimento iniziale per queste operazioni è stato un Technical Manual: il TM 11-6625-274-35, “Field and depot maintenance manual. Test sets, electron tube TV-7/U, TV-7A/U, TV-7B/U, and TV-7D/U”  Support Activity dell’U.S.Army  . Leggendolo e in seguito applicando le procedure descritte, ai miei occhi non è sembrato uno dei migliori manuali di servizio realizzati, anzi è abbastanza confusionario ed inutilmente macchinoso.
Dunque ho cercato di ristrutturare la procedura in una forma più concreta e dettagliata.

Di seguito i passi da seguire, con riferimenti, per brevità, ad alcuni paragrafi del citato manuale. Quanto scritto è valido per tutte le versioni di TV-7, con le variazioni notate, e non differisce molto dai criteri d’allineamento di un qualsiasi altro provavalvole basato sul longevo circuito di misura della Gm brevettato dalla Hickok.
Se non diversamente specificato, le misure sul provavalvole vengono effettuate con le impostazioni riportate al punto “b” del paragrafo 21, pg 39 del TM, il “Function Switch” può essere tenuto su B per comodità. Per le misure poco importa se non si dispone di un multimetro TS-352, un buon multimetro digitale così come uno elettronico analogico andranno bene. Eventualmente si può tener conto del fatto che il TS-352 ha sensibilità di 1.000R/V in AC, il che implica, volendo, l’uso di una resistenza da 2,5kR in parallelo al DMM o all’analogico elettronico, se stiamo usando quelli, quando si misurino i “segnali” di griglia delle portate “D” ed “E”. Da notare anche che il TS-352 dispone di due diverse sensibilità nelle portate DC: 1.000 e 20.000R/V, selezionabili. Le misure dell’anodica, della tensione di griglia schermo e della tensione di Bias sono effettuate nel manuale con riferimento alle portate da 1.000R/V oppure alle portate da 20.000R/V quando è specificato l’uso della resistenza da 375kRin parallelo allo strumento stesso.

La Taratura ...

1. Prima di iniziare conviene sostituire il condensatore C103 posto sul milliamperometro che ,vista l' età è ormai fuori tolleranza al 100% ( non ne ho mai trovato uno ancora efficiente ) .
C103 è da 100 uF , sostituitelo con uno da 220 uF 16V ( avrà una salita meno " brusca " e più regolare ) .
Dopo questo primo passo controllare il milliamperometro, sia misurandone la resistenza (2365R nominali), sia provandolo con un semplice circuito ( in figura ): ruotando l’albero del potenziometro (meglio se di tipo multigiri) si porterà l’indice dello strumento esattamente sulla tacca 120 del suo quadrante, fatto ciò si misurerà con un multimetro digitale l’effettiva tensione ai capi della batteria utilizzata, poi la stessa verrà scollegata e si misurerà la resistenza complessiva ai capi della serie potenziometro-µamperometro. Semplicemente con la legge di Ohm si cercherà conferma del fatto che il fondo scala dello strumento corrisponda a 200uA (circa +/-5%).

2. La prima cosa da effettuare sarà il controllo del “Line voltage test circuit”. A riprova del corretto allineamento si considera che l’indice dello strumento, tenendo premuto il tasto “Line ADJ”, si porterà sulla marcatura “Line test” quando tra i terminali n°19 e n°37 del trasformatore di alimentazione sarà presente una tensione di 117Vca (non 121). Allo stesso fine ci si baserà necessariamente anche sui “segnali” alternati di g1 riportati nella tabella del paragrafo 36, step 3. La procedura per aggiustare l’indice d’accordo con le citate misurazioni è illustrata nel paragrafo 23, pg 40, punti “c”, “d” ed “e”. I punti “a” e “b” dello stesso paragrafo, indicanti di far riferimento alla tensione di placca per la taratura, sono da saltare in questo momento. Il motivo per il quale suggerisco di riferirsi in via preferenziale all’entità della tensione-segnale alternato applicato alla griglia controllo è dettato dalla maggiore criticità di quei valori. L’anodica può godere invece di una maggiore tolleranza, in quanto il testo (aggiornamento C5 del marzo 1976, pg1 dello stesso TM) fa riferimento al valore di 150Vdc +/-6V.
Se il trasformatore di alimentazione gode di buona salute e nessun problema affligge il circuito, l’allineamento dell’indice su “Line test” comporterà anche tensioni sul secondario filamenti conformi a quanto indicato nella tabella dell’aggiornamento C5, pag 2.
3. A questo punto seguire i semplici controlli del paragrafo 22 come da manuale.

4. La resistenza da 375kR necessaria quale carico per i test della tensione di placca e di griglia schermo è realizzabile con buona precisione scegliendo 4 resistenze da 1,5M 1/2W da porre poi in parallelo tra loro.
Il paragrafo 23, ci servirà solamente per constatare che la tensione di placca cada tra 144 e 156Vcc. Un tipico valore è di circa 153Vcc.

5. I controlli dei paragrafi 24 e 25 seguiranno come da manuale.

6. Il paragrafo 26, “Simulated tube test”, illustra la procedura per il bilanciamento del ponte di misura della mutua conduttanza: in quel contesto un errore di una divisione è inaccettabile. Materiale necessario ed allestimento della prova sono tratti direttamente dalla figura 37, pg.46. La tensione del variac dovrà essere impostata con precisione sui 50Vca con particolare attenzione a non combinare arrosti.
6a. Per i TV-7/U: se si è effettuato un’integrale ammodernamento circuitale simile a quanto descritto e/o se si sono sostituite le rettificatrici, saranno da rimuovere le resistenze aggiuntive eventualmente presenti sui capi delle resistenze a filo di precisione R113, R114, R115, derivanti da precedenti interventi di calibratura.
6b. Per le versioni successive (TV-7A/U, B/U, C/U, D/U) la presenza di regolazioni semifisse dovrebbe agevolare la vita di chi si appresti a tararli. In pratica a parer mio non è così: le slitte dei potenziometri a filo utilizzati sono regolarmente fonte di contatti instabili, inoltre se qualcuno prima di noi vi avesse messo le mani senza la dovuta perizia, attenendosi al solo manuale si rischierebbe di ottenere sì l’allineamento dell’indice sulle divisioni volute, ma ciò non implicherebbe letture veritiere del provavalvole. Conviene dunque portare il “Function Switch” su “5”, quindi misurare, lasciandoli cablati, la resistenza ai capi dei potenziometri R113 e R115. In entrambi i casi si dovranno manovrare le viti per ottenere un valore prossimo a 41,3R, indicante il raggiungimento della posizione centrale del cursore. Riportato il “Function Switch” su “B”, si continuerà come segue.
6c. TV-7/U. Col “Function Switch” in portata B, premendo il tasto n°3, rosso, l’indice dovrà portarsi sulla 40a divisione +/-1/2 divisione.
Nel caso l’indice segni meno di 39,5 divisioni si dovrà aggiungere una resistenza di valore opportuno (indicativamente tra i 470 e i 2200R, 1/2W) in parallelo a R115 (che si trova sopra R118).
Nel caso l’indice segni più di 40,5 divisioni si dovrà aggiungere una resistenza simile a quanto già scritto, in parallelo a R113 (che si trova sopra R111).
Col “Function Switch” sulla portata C le divisioni indicate dovranno essere 20 ed eventuali ritocchi andranno ad interessare il valore di R114. Tuttavia per l’aggiustamento di questa resistenza si può attendere di giungere alle indicazioni del paragrafo 28.
6d. TV-7A/U, B/U, C/U, D/U (quest’ultimo ha una portata aggiuntiva F per la quale vale quanto scritto per le portate B, D, E).
Col “Function Switch” in portata B, premendo il tasto n°3, rosso, R113 e R115 dovranno essere regolate in modo da ottenere una lettura di 5,0mA sul multimetro contemporaneamente a 40 divisioni sullo strumento del provavalvole (vd. Tabella contigua alla prima). Spostando il commutatore di funzione sulle portate D ed E si constaterà semplicemente che corrente e divisioni rimangano le stesse.
La portata C invece prevede l’eventuale ritocco di R114 per raggiungere le 20 divisioni dello strumento a bobina mobile. Tuttavia per l’aggiustamento di questa resistenza si può attendere di giungere alle indicazioni del paragrafo 28.
Un metodo indicativo per individuare errori grossolani consiste nel provare una 6L6G: gli esemplari NOS (valvole nuove, produzione d’epoca) ottengono letture attorno alle 45-50 divisioni.

7. I controlli del paragrafo 27 seguiranno come da manuale. Il “movable cap” del potenziometro doppio di shunt è il coperchio della sezione posta a contatto del pannello. Su di un fianco di R127 si nota una goccia di stagno che fissa in posizione il potenziometro superiore, impedendo lui di girare su sé stesso.

8. I controlli del paragrafo 28 seguiranno come da manuale e quale prova finale si potranno eseguire i due test del paragrafo 37, step 1.

Conclusioni
Adesso l’apparecchio è ufficialmente conforme alle prestazioni di uno appena uscito di fabbrica. Bisogna considerare che mediamente ci si devono aspettare letture differenti anche fino al 10% misurando una stessa valvola su diversi esemplari di provavalvole dello stesso modello. Si tratta di errori “fisiologici” e tutto sommato insignificanti per quello che è lo scopo di questi strumenti.




NOTE:  Attenzione !!! In rete è possibile trovare un articolo identico a questo (scritto da ARG-audio) in cui viene rivendicata una diversa paternità...
Come ho già fatto notare al paraculo che ha pubblicato questo articolo sul suo sito, dichiarandolo come suo e accusando me di averlo clonato... Questo articolo è stato scritto e pubblicato da ARG-audio nel lontano 2004 sul loro sito nella sua prima versione, fino al 2006. Successivamente è stato pubblicato sul sito definitivo precedente, che è stato online dal 2006 al 2017. E ora si trova qui sulla nuova versione del sito dal 2017 al 2023. In altre parole, è stato pubblicato sul sito ARG-audio praticamente dal 2004 fino ad oggi!
Sinceramente, non riesco a spiegarmi come sia stato possibile che ARG-audio "cloni" un testo del 2009 (data di pubblicazione sul sito del "Tale") per poi pubblicarlo sul sito argaudio.it nel 2004... La macchina del tempo non l'ho ancora inventata! Inoltre, con più di 25 anni di esperienza, posso affermare di conoscere queste macchine quasi meglio di chi le ha costruite!
Certamente non ho bisogno di un signor nessuno improvvisato nel campo della manutenzione che mi dica come fare... È come se Alvaro Vitali andasse dal Rocco nazionale dicendogli: "Ehi! Rocco! Tu hai imparato guardando i miei film! Mi stai 'copiando'..." Sto già ridendo, ma è importante distinguere bene le due cose: a uno spetta il compito di far ridere, all'altro lasciamo le questioni più serie e reali... come qui si è sempre fatto...  







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